Serata con il film/documentario “One by One – What’s your excuse?” di Compassion Italia.

One by one è un film sull’emozione dell’incontro tra sostenitori e bambini sostenuti, quel rapporto speciale “uno a uno” che contraddistingue l’opera di Compassion grazie al programma di adozione a distanza.

Programma:

18.00 Piccolo rinfresco all’arrivo
18.30 Musica e Proiezione Film
20.00 Apericena

INVITO 2 MARZO 2019

THIS IS MY STORY …
Così si apre il ritornello del noto inno “Blessed Assurance”, composto dalla poetessa Frances Jane Crosby, meglio nota come Fanny Crosby, ovvero, come molti l’hanno definita, la regina degli inni d’ America.

E, THIS IS MY STORY è anche il titolo dell’evento che si terrà sabato 2 marzo presso i locali della Chiesa Cristiana Evangelica dei Fratelli, in Via della Vigna Vecchia 17, a partire dalle ore 19:30.

A dare il benvenuto a tutti i partecipanti un’apericena, durante la quale sarà possibile visitare la mostra fotografica “UNA DONNA, TANTE DONNE” a cura di Francesco Nigi.

A seguire, alle ore 21, concerto di hymns e spirituals con Letizia Dei (voce) e Michele Papadia (piano e hammond), che ci proporranno, tra gli altri, due inni di Fanny Crosby. A lei e alla sua vita saranno dedicate delle letture tratte dall’Autobiografia.

A pochi giorni dalla ricorrenza della festa della donna, avremo così l’opportunità di conoscere UNA DONNA, forte e coraggiosa, che di fronte alle tante avversità della vita ha dato prova di una fede straordinaria, e di non dimenticare le TANTE DONNE, forti e coraggiose, che come lei, ancora oggi affrontano con coraggio e con fede altrettante avversità.

Visita la pagina dell'evento!
Invito studi sui10 comandamenti

“non pronunciare il nome del Signore, Dio tuo, invano, poiché il Signore non riterrà innocente chi pronuncia il suo nome invano” (Es.20:7; Deut. 5:11)

Partendo dalla seguente citazione

“dobbiamo fare due importanti osservazioni: la prima è che Dio ha un nome, la seconda è che questo nome può essere adoperato. Il comandamento vieta l’abuso del nome di Dio, non il suo uso” (P. Ricca, La fede cristiana evangelica. Un commento al Catechismo di Heidelberg, ed. Claudiana, p.297)

ci chiederemo quale è il nome di Dio e cosa significa che Dio ha un nome. Entreremo nello specifico di quella parolina che in ebraico è shav e che in italiano traduciamo con invano, per scoprire con Paolo Ricca che “forse non c’è nessun nome, nella storia umana, che sia stato tanto profanato, tanto vilipeso, tanto bestemmiato, tanto insultato quanto il nome di Dio. (…)” (P. Ricca, Le dieci parole di Dio, Morcelliana, pp. 77-78) e non solo dai non credenti.

Infine, rifletteremo insieme su cosa Gesù ha insegnato in merito e porremo qualche interrogativo a noi stessi…

… non perdete l’opportunità di fare questa riflessione: Venite a passare una giornata insieme!

Programma della giornata:

Culto ore 10.15, Agape al sacco ore 13.00, Studio ore 14.00

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Non mancate alla consueta Festa di Natale della comunità!

Un simpatico topo investigatore, coinquilino del piccolo Gesù, ci racconta il mistero di quel rumoroso vicino.

Vieni a partecipare con noi domenica 16 dicembre a partire dalle ore 10.30!

Programma:

10.30 Culto con spettacolo
13.00 Pranzo
14.00 in poi: Giochi ed altro!

Copertina Battaglia per la mente - Holden

L’apostolo Paolo nella lettera ai Romani (capitolo 12 versetto 2) ci invita a non conformarci a questo mondo, ma ad essere trasformati mediante il rinnovamento della nostra mente.

Il modo in cui pensiamo influenza infatti i nostri atteggiamenti, le nostre speranze, le nostre paure. Esso determina anche le nostre reazioni nei confronti delle persone, le parole con cui ci relazioniamo ad esse, e tutte le azioni quotidiane.

Da qui l’invito dell’apostolo ad essere trasformati, rimodellati, completamente cambiati, rinnovati nella mente affinché conosciamo per esperienza la buona, gradita e perfetta volontà di Dio.

Questo sarà l’oggetto delle riflessioni che insieme faremo durante gli incontri delle donne con l’aiuto di un libro. Si tratta di David Holden, Battaglia per la mente. Cambia il tuo modo di pensare e trasforma la tua vita, un libro pratico, di facile lettura, ma profondamente biblico, attraverso il quale scopriremo che la potenza di Dio può cambiare il nostro modo di pensare e trasformare le nostre vite.

Ti aspettiamo sabato 17 novembre a partire dalle ore 16 presso i locali della Chiesa Evangelica dei Fratelli di Via della Vigna Vecchia per il nostro incontro mensile. Per conoscere luogo e data dei prossimi incontri è consigliabile consultare il sito della chiesa ( e/o contattare Anna degli Esposti (annadegliesposti@hotmail.com) o Laura Biagioli (lalla.biagioli@libero.it)

I prossimo incontri
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Una mostra per ricordare la fine della guerra… ma la pace vera non è ancora iniziata

“Beati quelli che si adoperano per la pace, perché saranno chiamati figli di Dio” (Mt 5:9)

A un secolo dalla fine della prima guerra mondiale la nostra comunità propone un tempo di riflessione e di studio sul modo con cui l’evangelismo, nel nostro paese e negli altri coinvolti, rispose al conflitto, in una prospettiva che vorrebbe andare al di là della semplice rievocazione storica. Si vorrebbe infatti esaminare la questione più generale del cristiano che si trova ad affrontare lo scontro in rapporto alle risposte (e agli imperativi) del Vangelo di Gesù Cristo e il problema della sottomissione alle autorità, principio espresso dal testo biblico.

Il mondo evangelico italiano, pur piccolo, non fu indifferente né silente di fronte alla tragedia che stava per abbattersi sull’Europa e in quell’epoca, in cui ancora non si era risolta l’annosa “questione romana” e in cui pertanto i rapporti fra Stato unitario liberale e Chiesa Cattolica erano ancora conflittuali, i protestanti italiani ebbero modo di far sentire la loro voce, che non fu completamente inascoltata, sebbene non sempre, in modo univoco e convinto, fu promotrice di pace.

Pochi probabilmente sanno, che il maggiore fautore e artefice della partecipazione italiana al conflitto, il ministro degli esteri (già presidente del Consiglio in precedenti legislature) Sidney Sonnino, era di confessione protestante (anglicana, per la precisione), mentre, in modo quasi speculare, la voce più convintamente contraria (forse la sola contraria) al conflitto contro la Serbia, nel Consiglio dei Ministri dell’Impero Austro – Ungarico (dove la casa imperiale asburgica era vista come baluardo del cattolicesimo) fu quella del primo ministro del regno d’Ungheria, il calvinista István Tisza.

Sarebbe tuttavia ingeneroso concludere, come talora è stato fatto, che la risposta del mondo protestante italiano ed europeo di quegli anni, a eccezione di pochi gruppi radicali come i Mennoniti e i Quaccheri, fu unanimemente favorevole alla guerra: è vero, probabilmente voce maggioritaria ovunque, ma non l’unica. L’acceso dibattito fra interventisti e pacifisti, che animò tutta la società civile italiana, europea e, da un certo punto in poi, mondiale di quel tempo, si manifestò anche nelle riflessioni che impegnarono le chiese, arricchendole di tematiche abbastanza inedite, come quella di un Dio che sa essere il Dio di tutti anche quando “tutti” sono in guerra fra loro e ciascuno rivendica di fare la guerra nel nome di quello stesso Dio.

Forse fu un nostro fratello di quegli anni, anonimo autore di un articolo pubblicato sulla rivista “Il Cristiano”, a trovare la definizione più calzante di quella guerra (anche se verrebbe da dire della guerra in generale): il “carnevale di Satana”. Non era certo una definizione che riflettesse in qualche modo posizioni di appoggio al conflitto e all’interventismo!

La mostra sarà aperta dalle 17:30 del 26 Ottobre fino alla sera del 3 Novembre (orari: 10:00 – 12:30; 15:00 – 18:00). Sarà inaugurata il 26 Ottobre alle 17:30 con una tavola rotonda, durante la quale tre studiosi parleranno su interventismo e neutralismo nel mondo evangelico, voci e testimonianze di evangelici dal fronte, impegno dei Quaccheri, anche sul suolo europeo, per la pace e l’assistenza alle vittime della guerra; si concluderà Sabato 3 Novembre, sempre alle 17:30 con una conferenza a due voci (preceduta da alcuni cori dell’epoca) sul modo in cui il conflitto fu vissuto dalle donne e sul ruolo del volontariato per alleviare le sofferenze prodotte dalla guerra; a conclusione un concerto con arie e romanze d’epoca.

Sia per l’inaugurazione sia per la conclusione dell’evento è previsto un buffet offerto agli ospiti dalla comunità.

Cartina Esodo

Dal 23 settembre 2018 fino a giugno 2019, una sera ogni due settimane, ci incontreremo in piccoli gruppi nelle case per leggere e commentare il libro di Esodo.

L’Esodo è simile a una pietra preziosa, unica nella sua perfezione, ma molteplice nelle sue sfaccettature (Rashi).

La sua anima è il viaggio, il cammino. Esso svela una caratteristica della fede: il dinamismo, il movimento verso qualcosa, verso una mèta che non si conosce.

Al cuore del libro vi è l’alleanza stretta da Dio con Israele e, al cuore dell’alleanza, vi è il Decalogo, le “dieci parole” d’amore rivolte da Dio al suo popolo. Esodo è una rappresentazione tangibile dell’amore di Dio nel liberare e guidare il cammino degli uomini verso la terra promessa, chiamandoli a responsabilità verso tutti gli uomini. Così Gesù, Dio dell’Esodo, diventato uomo, chiama a libertà l’uomo nel e per il Regno di Dio.

Non perdetevi i nostri appuntamenti nelle case!

I gruppi in casa si incontrano:

  • a Novoli (responsabili Graziano Venturi e Elia Pasqua),
  • nel centro (responsabili Laura Biagioli e Gianluca Pomarico),
  • a Firenze Sud / Campo di Marte (Alessandra Pecchioli e Roberto Pecchioli)
  • a Novoli/Mugello (Laura Venturi e Johan Soderkvist)

Per venire al gruppo più vicino a te parla con Gianluca Pomarico (coordinatore) o con il responsabile del gruppo della tua zona.

Vedi nel calendario
SOS

Segnale SOS in codice morse:

Questo suono è il segnale di SOS in codice morse. È un segnale internazionale per richiedere aiuto: SOS, appunto, che deriva dall’inglese Save Our Souls: “salvate le nostre anime”.

Per essere un segnale deve voler comunicare qualcosa e dall’altra parte deve esserci qualcuno disposto ad ascoltare e a capire.

Tutta la Bibbia ci racconta di segni, segnali e simboli sparsi da Dio per comunicare con noi.

È scritto che le stelle nel cielo sono un segno; le piaghe in Egitto sono, letteralmente, segni straordinari; nel vangelo di Giovanni, Gesù copie numerosi segni, il primo dei quali alle nozze di Cana. Quest’anno alla scuola domenicale li studieremo insieme per capire come Dio ci parla.

Ci saranno tre classi: piccoli (per chi inizia l’asilo); medi (i primi anni delle elementari) e i grandi (gli ultimi anni delle elementari e le medie).

Inizieremo domenica 16 settembre con una lezione comune di benvenuto per poi continuare con il programma divisi in classi da domenica 23. Come ogni anno avremo l’aiuto della musica e del canto la seconda domenica del mese.

Infine, per bambini e genitori iniziamo l’anno con una pizza, sabato 22 settembre a partire dalle ore 18,30 in VVV.

Letture estive

Anche se l’estate è tutt’altro che finita riprendiamo le attività della nostra comunità.

Vi segnaliamo la ripresa della scuola domenicale domenica 16 settembre e la cena tra i monitori e i genitori dei bambini e ragazzi il sabato successivo (22 settembre), invece i gruppi in casa riprenderanno l’ultima settimana di settembre.

Sabato 15 settembre avremo il nostro primo evento evangelistico dell’autunno con un bel concerto, tenetevi liberi e iniziate a invitare amici!

Potete consultare l’agenda sul sito per avere tutte le informazioni.

Bentornati!

Quella del 23 settembre è stata una giornata all’insegna della lode e del ringraziamento a Dio Creatore per la Sua creazione attraverso la creatività di cui Egli ha dotato le sue creature.

Questo il fil rouge di una giornata che abbiamo intitolato appunto “Nel creato con creatività”.

Dio, sin dalle prime pagine della Bibbia, ci appare il Creatore di ogni cosa, ma non solo: Egli, dopo aver creato, si sofferma a contemplare la Sua creazione e se ne compiace. Da allora fino ancora ad oggi, nonostante le grida di sofferenza, il creato, nell’indicibile varietà delle sue
forme, colori e profumi, dichiara l’esistenza del Dio Creatore e ne esprime la personalità.

Anche l’essere umano è stato ed è parte di questa magnifica opera d’arte, all’interno della quale partecipa ed esprime la creatività di cui è stato dotato attraverso i talenti più svariati, ne ammira la bellezza e la potenza e se ne compiace. La pittura, il disegno, il fumetto, la fotografia, la danza, il canto, la musica, la poesia, la recitazione, e persino il riciclo, l’uncinetto e la cucina sono stati alcuni dei talenti con i quali, insieme, abbiamo voluto rendere lode, onore e grazie al nostro Creatore per averci creato e donato la possibilità di partecipare,
attraverso la nostra creatività, alla Sua opera.

Invito Nel Creato Con Creatività