“non pronunciare il nome del Signore, Dio tuo, invano, poiché il Signore non riterrà innocente chi pronuncia il suo nome invano” (Es.20:7; Deut. 5:11)
Partendo dalla seguente citazione
“dobbiamo fare due importanti osservazioni: la prima è che Dio ha un nome, la seconda è che questo nome può essere adoperato. Il comandamento vieta l’abuso del nome di Dio, non il suo uso” (P. Ricca, La fede cristiana evangelica. Un commento al Catechismo di Heidelberg, ed. Claudiana, p.297)
ci chiederemo quale è il nome di Dio e cosa significa che Dio ha un nome. Entreremo nello specifico di quella parolina che in ebraico è shav e che in italiano traduciamo con invano, per scoprire con Paolo Ricca che “forse non c’è nessun nome, nella storia umana, che sia stato tanto profanato, tanto vilipeso, tanto bestemmiato, tanto insultato quanto il nome di Dio. (…)” (P. Ricca, Le dieci parole di Dio, Morcelliana, pp. 77-78) e non solo dai non credenti.
Infine, rifletteremo insieme su cosa Gesù ha insegnato in merito e porremo qualche interrogativo a noi stessi…
… non perdete l’opportunità di fare questa riflessione: Venite a passare una giornata insieme!
Programma della giornata:
Culto ore 10.15, Agape al sacco ore 13.00, Studio ore 14.00